05
Mar

Kisa Cuisine, degustazione di ostriche e vini italiani e francesi

 

Il 1° marzo si è tenuto presso Kisa Cuisine in via Conca d’oro a Roma,  un evento organizzato da Pietro Nughes titolare di Jellyfish azienda importatrice di ostriche, dedicato a 12 ristoratori romani.

Una giornata perfetta per una degustazione di ostriche

In una giornata dal mite clima primaverile, in una Roma poco trafficata la degustazione di ostriche e di vini italiani e francesi patrocinata daLL’AZIENDA JellyFish si è rivelata una piacevole introduzione alla stagione estiva.

Il proprietario di Kisa Cuisine è stato un padrone di casa estremamente accogliente ed il suo locale, caratterizzato da un arredamento chic, ma essenziale, ha fatto da sfondo alle splendide portate che si sono alternate nel corso del pranzo.

Bottiglie di riconosciuta importanza abitano le pareti del Kisa Couisine, ma senza mai peccare di egocentrismo; le sale ampie e luminose hanno dato vita ad un’atmosfera davvero amichevole e calda.

L’ aperitivo costituito da pietanze estremamente raffinate  come i crostini con alici del Cantabrico, il caviale, le tartare di gambero rosso, il salmone affumicato demifumè,  è stato accompagnato da un freschissimo Akenta Rosè Cagnolari e un Vermentino Akenta .

Protagonista indiscussa del pranzo è stata Sua Maestà l’Ostrica JellyFish

Gli ospiti hanno potuto degustarne diverse tipologie tutte offerte dall’azienda Romana JellyFish che importa seleziona e distribuisce prodotti Ittici su tutto il territorio Nazionale.

“La selezione di ostriche  che offriamo affronta un verso e proprio percorso illustrativo“ afferma Pietro Nughes, importatore di ostriche e titolare di Jellyfish . “Questo percorso  parte dalla Bretagna, per poi passare dalla Normandia e per l’Irlanda”.

La parte più sapida dell’ostrica, come ci spiega Nughes,  è quella che conferisce maggiore dolcezza e che persiste più a lungo come sapore: per questa ragione le ostriche più sapide vanno assaggiate per ultime.

L’ostrica francese differisce da quella italiana essenzialmente per l’ambiente in cui vive: sul versante Atlantico infatti  le maree sono più decise rispetto alle nostre. Per questa ragione  l’ostrica rimane per molto tempo fuori dall’acqua incamerando tutti i nutrienti che ha raccolto nel momento di “immersione” e acquisisce un sapore e una consistenza uniche nel suo genere.

Non solo Ostriche

Ad esaltare il sapore delle ostriche una sapiente selezione di vini Italiani ed Internazionali messi a disposizione dalle nostre aziende:

Partendo da un sorprendente ed elegante Crèmant de Bourgogne di Maison Peguet, messo a disposizione da Winedow  importatore per eccellenza dei i migliori vini del mondo, che con il suo profumo di frutta secca e il suo sapore fresco e sottile, ha fatto da perfetto accompagnatore al percorso di degustazione esaltando le note marine e la freschezza tipiche dell’ostrica.

A seguire gli ospiti hanno potuto degustare l’Akenta Cuvée 71 della cantina Sarda Santa Maria La Palma: un vino nato da una selezione dei grappoli migliori di Vermentino di Sardegna coltivati su terreni calcarei che, grazie alla continua esposizione alla brezza marina, ottiene una maturazione piena che ben si percepisce  nelle sue note gustative.

Gran Finale con il Sancerre Le Perrier, un vino estremamente raffinato prodotto da uve Sauvignon coltivate nella valle della Loira Orientale: caratterizzato da note agrumate, il Sancerre presenta un particolare profumo che oscilla tra le erbette di campo, frutta e anche qualche cenno al mondo vegetale.

Il tutto condito dal sapore inconfondibile dell’olio Quattrociocchi, convivialità, sorrisi sotto le mascherine e voglia di stare insieme.

Una normale giornata di eccellenza, insomma.

 

 

  

 

Federica Basili